teaLtro : un gioco di parole con teatro, altro, te e ...

 

Un'immagine questa che costantemente ci troviamo davanti

e ci ricorda che la vita

e la nostra realizzazione

si sviluppa e passa

attraverso la complementarità,

nel gioco degli opposti,

piuttosto che attraverso la specularità.

Ogni cosa fuori e dentro di noi ce lo ricorda… abbiamo due occhi ma ognuno di essi ha un suo colore e vede a modo suo, abbiamo due orecchie ma entrambe sono affini a frequenze diverse, abbiamo due braccia, due gambe, due reni, due polmoni…che pur essendo speculari sono soprattutto complementari. Lo stesso cuore specularmente diviso funziona grazie alle sue complementari parti .

 

In questo gioco di specchi e di complementarità viviamo giorno dopo giorno in maniera personale ma anche sociale: siamo singoli individui che vivono in famiglie che lavorano che hanno amici, conoscenti, passioni, interessi, desideri …ecc

Il nostro personale diventa inevitabilmente il nostro sociale e viceversa.

La musica che ci accompagna nella nostra vita è identica per tutti, perché ognuno di noi vive in un mare di guai, ognuno di noi tenta di rimanere a galla tra onde altissime che agitano, ribaltano, confondono e  a volte salvano…bastano pochi minuti e tutto si gioca: un poco come nella vita dove100 anni sembrano tanti da vivere quando siamo giovani ma da anziani, nel guardarsi indietro…appare un concentrato di tre minuti di semplice poesia...

                                                                                  ... onda su onda

a volte ci troviamo veramente ad essere altro da quello che avremmo voluto essere o quello che credevamo essere… onda su onda

c’è stata una lenta e inesorabile trasformazione

                                                                        Da … A .

Trasformazione?

Difficilmente prendiamo in considerazione che ogni cosa facciamo,            pensiamo, mangiamo, beviamo, leggiamo, guardiamo ci forma…

 

 

                                                               ... dal libro

                                    di James Hillman

"Psicologia Alchemica"

... continuando

... e ...

… come ci dice Hillman: così come per poter riempire un bicchiere occorre che questo sia almeno parzialmente vuoto anche per noi vale lo stesso e forse dovremmo, in quanto "vaso contenitore" di "noi stessi",  permetterci ogni giorno di "ripulirci" e "deframmentarci" come facciamo con il nostro computer

per far spazio ad altro…

Non ci stiriamo forse al mattino

         per  fare spazio

al nuovo giorno che sta arrivando ?

L’importanza di far vuoto…

Dobbiamo fare vuoto affinché il nostro "corpo" possa vivere, incamerare o creare nuove idee, emozioni, sensazioni, ma ognuno di noi nasce in famiglie, in quartieri, paesi, città, regioni, stati, continenti e come cipolle ci ritroviamo col nostro tenero nucleo primordiale

ricoperto da numerosi strati ai quali dover rendere conto e obbedire.

Siamo dei cipolloni che per ritrovare la propria essenza devono lentamente auto sbucciarsi…

                           e sai che pianti ???

Forse per questo si dice spesso

di vivere “in una valle di lacrime”, forse perché per poter vivere più liberi e vivi dobbiamo sbucciare cipolle ... e sbucciare la nostra, di cipolla, è particolarmente … lacrimoso.

Uno dei primi passi che affrontiamo

nei nostri progetti è proprio quello di  ripulire, smaltire

e revisionare i sedimenti accumulatisi minuto dopo minuto

per meglio vivere

come nel caso di DAN ZA

o per meglio apprendere, riconoscere e/o creare

nel caso di TaroTheaTre .

 


La vita da cipolla non è facile per nessuno e la voglia di aspirare ad altro, di volere e ottenere altro

ci fa qualche scherzetto: 

ipnotizzati dalle meravigliose, ammalianti, succulente carote... abbandoniamo ogni nostra personale cura e umana dimensione e quando ce ne accorgiamo, col riso tra i denti...  ci diamo dell' asino.

" Asino ? .... chi ' iiiioooo ? iiio nooo ... iiio nooo !!! "

 "  Sedere Peso non Ripaga MAI !!!  "

" ... una cosa che la falsa personalità non può fare è compiere sforzi.

La falsa personalità cerca sempre di rendere tutto più facile possibile, sceglie sempre quel che richiede il minimo sforzo.

Dovete invece comprendere che non potete compiere o cambiare nulla senza sforzo. "

                                                                                             Ouspensky  "La Quarta Via"

Per fortuna ogni tanto ci vengono in aiuto alcune semplici e poetiche immagini… come quella del Diospero.

Vedendo i frutti sul Diospero rimaniamo un attimo incantati: rami nudi e secchi, pomi arancio brillante e nemmeno una verde foglia.

L'incanto è dato proprio grazie al "sedere peso" di cui parlavamo prima perché abituati a prendere la prima cosa che ci passa per la testa, la prima della lista, non andiamo a valutare le altre possibilità possibili : è l'effetto "sedere peso".

Rimaniamo così incantati dalla poesia del Diospero

e una poesia cosa è se non

la semplice evidenza

che sbaraglia

le inutili nubi della "apparenza" ?

 

L'apparenza, come la carotina così bella e seducente, che ci inganna e il Diospero vivo e carico di frutti che la dissolve in una sola immagine        dritta al cuore...

....ci ricorda che non si può scappare dalla propria natura: una papera è una papera, un pesce è un pesce, un albero è un albero e un essere umano è un essere umano.

Il Diospero con i suoi frutti è li a ricordarci anche che ogni cosa ha la sua giusta collocazione e che un pomo non può che, essendo un pomo, stare tra cielo e terra.. fluttuante in aria ma sorretto da forti rami.

                                      Esattamente come Icaro.

 

Il Mito di Icaro ci ricorda che è buono, bello e degno per un essere umano innalzarsi il più possibile al cielo

ma che ci si deve ricordare sempre

che siamo e resteremo comunque esseri umani. 

L' essere umano è come un albero si potrà tendere al cielo ma al tempo stesso dovrà avere forti radici che lo sostengono ...

Se troppo salirà e aspirerà ai cieli

da  Angelo cadrà a demone…

  e...

Se troppo scaverà nelle ricchezze della terra

da nano diverrà un Gollum.

Lontano da aspirazioni, ruoli,  intellettive e nevrotiche decisioni,

lontano dalle maglie del potere e dei suoi giochi ... nella semplicità degli occhi di un bambino...  ancora una volta tutto è li a ricordarci tutto:

come il Diospero l’Essere Umano è tra cielo e terra, così come il Diospero  l’uomo se vuole ottenere buoni frutti dovrà farlo alla giusta distanza tra cielo e terra e tramite forti rami e robuste radici...

 

Ora …che abbiamo il fiatone per aver troppo viaggiato, pedalato

fermiamoci un attimo e... semplicemente respiriamo …

noteremo che  … inspirando ci alziamo al cielo … espirando scendiamo a terra… se continueremo a respirare in maniera rilassata e disinteressata noteremo facilmente che ancora una volta

tutto è li a ricordarci il tutto…il respiro, nostro primo importante movimento ci ricorda che il terreno di gioco non è né in testa né da nessun'altra parte… è nella zona che si gonfia e sgonfia e che naturalmente ci avvicina al cielo e ci radica a terra…li nella nostra giusta misura, di esseri umani…possiamo vivere, sentire, riconoscere ed andare oltre... li ... nella zona del cuore.

Le carote sono buone ma davvero ci interessano così tanto ?

 

Potrà mai una carota essere più importante della nostra stessa vita ?

 

Siamo degli esseri meravigliosi che tra speculare e complementare si evolvono e sbucciando uno per uno gli anelli delle proprie cipolle prendono distanza da cliché o da imitazioni rendendosi più vivi, più liberi… perché prima di essere attori, registi, danzatori, operai, genitori, imprenditori, scrittori, elettricisti, musicisti, calciatori, maschi o femmine

siamo semplicemente degli esseri umani.

 

Così come un Diospero potremo un giorno fiorire e fruttificare tra lo specchiarsi, riconoscersi e l'andare oltre...                     

D’altra parte quante volte ci capita di dire o sentir dire di

esser uguali ai nostri nonni o genitori ?

... Uguali ma diversi per meglio vivere in tempi diversi

         in ... “Tempi moderni”.

La "Vita" è intelligenza ed autosufficienza, noi ne siamo solo parte.

Pensate al secolo scorso dove per controbilanciare e creare nuovi germogli di speranze nel terreno di distruzione che era l’Europa la "Vita" , nello stesso periodo, ha abbinato ad un energico e assolutistico dittatore uno speculare e indefinito clown come Charlie Chaplin:

                                              bruno, magro e con gli stessi baffetti.

Tutto è già li a mostrare tutto nella natura

                                          e nelle "arti e opere Umane" 

                           basta far vuoto per dialogarci, per danzarci.


                                                                                  Come nei Tarocchi...

    ... da "La Via dei Tarocchi" di A. Jodorowsky

Jodorowsky parlando dei Tarocchi e del loro aspetto teatrale ci mostra il ruolo della complementarità nella vita stessa.... e se leggiamo anche il pezzo che segue ci accorgiamo come sia importante la collocazione "sana" che ogni essere umano dovrebbe avere

          nel vivere e nell'andare oltre, nel produrre frutti: e cioè nel  cuore.

 

                                ...di nuovo da "La Via dei Tarocchi" di A. Jodorowsky

Noi siamo parte del "mondo" e non il "mondo".

La nostra possibilità di vita ed evoluzione risiede nel nostro cuore

che ci ricolloca ad ogni respiro alle giuste distanze

e nelle giuste dimensioni ed è grazie alla nostra forma e azione che nasceranno i nuovi frutti.


Se qualche volta le nebbie ci offuscano i sensi

                                                                e le idee sono confuse ...

 

 

... basta semplicemente respirare

e ascoltare il nostro cuore

che le risposte

sono già tutte dentro di noi...

... buoni giorni, buona vita ...