Yoga Dancers

 

 

In un mondo sempre più di corsa il potersi ritagliare uno spazio per viversi è vitale.

 

La “confusione” che viviamo giorno dopo giorno la riproponiamo continuamente

dentro e fuori di noi creando un vortice sempre più intenso maal tempo stesso dannoso e doloroso per chiunque riesca a capire che la prima necessità di ogni essere umano

è conoscere se stesso.

 

Siamo sopraffatti da  schermi vampiri che ci rubano tempo e attenzione o da telefoni che ci fanno parlare senza comunicare;  viviamo  in un continuo gioco di illusione e assenza di scambio, baratto, comunicazione.

Ma l’essere umano è un essere sociale, vive di relazioni e non può che crescere, evolvere ed andare oltre i propri limiti solo grazie al confronto

e allo scambio con gli altri,

 

In un tessuto sociale minato da mille di queste cause l’unica risposta possibile per l’individuo

 ( e quindi per la società ) è il potersi permetteredi prendere cura di se stessi e  del mondo o dei mondi che ci circondano.

 

Lo yoga è una disciplina che  permettere di prendere del tempo per se stessi, 

dà modo di ascoltare il proprio respiro, di porre attenzione al proprio corpo ,

alle proprie emozioni e di diventarne consapevoli.

In una disposizione di apertura

e ascolto (anziché di  chiusura o difesa )

non potremo che incontrare gli altri

in un modo più cosciente e propositivo.

 

La danza e la sua applicazione in ambito teatrale è un’arte che permette, senza la necessità di parole, di esprimere se stessi in un dialogo continuo di corpi, i quali incontrandosi respirano e comunicano si uniscono in uno scambio continuo di emozioni tra di loro e chi li guarda.

Usufruendo di un canale comunicativo

che si avvale di binari diversi da quelli della quotidianità è possibile assorbire e agire

in completa libertà di concetti, ruoli e aspettative.

Il danzatore singolo, il gruppo e lo spettatore nonostante condizioni diverse possono essere così un tutt’uno: un unico respiro.

 

L’unione dello yoga con la danza permette di realizzare un lavoro di ricerca, riscoperta e messa in opera

di nuove possibilità di riscatto personale e quindi sociale.

I nostri ritmi, le nostre funzioni vitali, i nostri punti d’appoggio e di sviluppo del movimento potranno esser messi così a servizio di un progetto globale e coreografico

affinché il singolo, partendo da se stesso,

divenga la collettività

e viceversa.

 

 

Articolazione fasi e tempi :

 

Incontri attigui a cadenza settimanale, mensile o  full-immersion

 

a)    mettere in condizione ognuno di poter entrare gradualmente e giocosamente in una dimensione assente da ”concettiverbali

 

b)    avviare un lavoro con  parallelo di ascolto e lavoro grazie allo yoga, e ai basilari di  DAN ZA

 

c)    convogliare il lavoro fatto creando una coreografia collettiva

 

d)    incanalare il lavoro verso una meditazione conclusiva